OMAR 6 – Spettatore non pagante che si limita all’ordinario. Sui missili terra-aria sganciati su punizione dall’attaccante avversario non può far altro che rimanere a guardare
CINGHIO 6 – Più che una partita la sua è una battaglia. Si ritrova a marcare un avversario più alto e più grosso, il quale, per un quarto d’ora almeno, lo fa dannare. Poi, tra una gomitata e l’altra, una volta presegli le misure, riesce a contenerlo.
PAOLO 5.5 – Nel primo quarto d’ora non riesce ad accendere la luce e l’Aurora risulta, anche per colpa sua, lenta e impacciata. Non appena però riesce a prendere il ritmo la squadra sale di tono e mette alle corde gli avversari. Rientra a fine ripresa per tentare di dare un po’ d’ordine. Incostante.
GIULIO 5.5 – Non convince del tutto su quella fascia. Difende pochino e, in più, non riesce a lasciare il segno in attacco.
TIBI 6.5 – A volte s’intestardisce nell’azione personale, sbagliando. Nel momento peggiore è però tra i pochi a riuscire, con le sue iniziative e con i suoi tiri da lontano, a creare qualche grattacapo agli avversari. Ancora una volta entra nel tabellino dei marcatori.
POL 7 – Solito discorso: raramente rincorre il “suo” uomo e ancor meno frequentemente è un fattore nella nostra metà campo. Davanti, però, è davvero imprendibile. Segna due reti, ne sfiora altrettante, firma un assist e mezzo... non gli si può chiedere di più.
DEGIO 6 – Si procura e realizza il rigore dell’1-2. E già questo gli vale la sufficienza. Per il resto soffre, e anche parecchio, la marcatura “fisica” di un avversario grintoso. Nel finale si mangia un gol enorme.
BERNA 6 – Chiamato in causa, si piazza sulla destra, pensando più a controllare l’esterno rivale che a tentare qualche sortita offensiva. Dà il suo contributo.
CAMPA sv – Intrattiene con Andrea Mrsic un’interessante discussione sull’universo femminile.
GIRA sv – Approfitta della bella giornata per prendere un po’ di sole.
ROBI 5 – Voto rivolto esclusivamente al navigatore della sua auto. Inaffidabile.
PAZZO 7 – Per la frase “Sì, ma so dov’è il campo” pronunciata mentre vagava spaesato, probabilmente in cerca di donnine, sul ponte diga di Somma Lombardo.
MISTER IGGIU 6 – Se si soffre, soprattutto all’inizio, non è certo colpa sua. Se si vince, alla fine, un po’ è di certo anche merito suo.
SATANA 7 – Più ispirato rispetto alla gara contro la Robur. Il meglio di sé lo dà a metà ripresa quando, per un minuto buono si perde in chiacchiere con Tato, dimenticandosi di dover fare il segnalinee.